LE PRIVAZIONI DI LORD BYRON

” Non sarò schiavo del mio appetito”

( Sara Givoni)

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George Byron è un bambino grasso, ma all’età di 18 anni considera la sua altezza, un metro e 74 in relazione al suo peso 90 chili e la trova sproporzionata, pensa allora di dimagrire. La sua dieta diviene drastica ed in breve arriva ai 61 chili. Esaltato dai complimenti che riceve e dall’aspetto molto cambiato, quasi trasparente,come gli dicono, mangia soltanto verdure, non beve vino, esclude il pesce e la carne. Se è invitato ad una cena ordina acqua e biscotti o patate condite con aceto.

Quando invita a cena,offre cibi abbondanti e succulenti, ma naturalmente non li assaggia neppure. A colazione prendeva un thé verde ed un tuorlo d’uovo crudo. Oggi possiamo definire Byron un anoressico che ricerca proprio nell’anoressia la via della realizzazione di sé, sostiene, infatti, che se mangiasse regolarmente sarebbe ben presto un idiota. Il digiuno gli fornisce i momenti di creatività, e nello stesso tempo fa attività fisica per “ smaltire” quel poco che suo malgrado accumula. Mentre si trova in Grecia nel 1824 una febbre lo uccide. Si era bagnato di pioggia e non aveva risorse fisiche per reagire .

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