Divagazioni e altri ricordi

( Francesco Salmè)

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Elezione a governatore

Mi sono affacciato al lionismo attivo abbastanza tardi, pur avendo ricoperto incarichi di club quasi ogni anno, sin dalla mia ammissione a socio, avvenuta nel dicembre del 1979.  Certo, contribuì a questo anche la tenera età di mio figlio, che in nessun caso sarebbe passato in secondo ordine; non lasciarlo solo era , per me e per mia moglie, la cosa più importante.  Dopo undici anni, è toccato a me assumere la presidenza del mio club; dopo un anno, mi fu, inaspettatamente e non richiesto, dato l’ incarico di delegato di zona. Dopo qualche anno ancora fui nominato, da Tonino Perrot, governatore per l’anno 1995/96, presidente della nona circoscrizione(ne facevano parte i clubs delle provincie di Ragusa e Siracusa). Poi, fui chiamato da Michele Capra Pantò ad assumere l’ incarico di segretario distrettuale. La mia candidatura a governatore venne in modo quasi naturale. Fui eletto governatore nel 2006. Credo di aver fatto sempre il mio dovere; ho servito l’ associazione, ho servito soprattutto i lions, che hanno creduto subito in me. Molti sono arrivati dopo, si sono ricreduti, e questa è stata la cosa più bella del mio governatorato.

 

Vera Trassari

Perché Vera? Perché proprio lei?   Perché no!    Ho conosciuto Vera qualche anno fa; ero vice governatore e quindi ero già in giro per il Distretto.  Vera era segretaria, forse presidente, non ricordo. Ho conosciuto una ragazza, una professionista, una lions; che non chiede mai niente, che è sempre pronta a dare.  Considero Vera, come una nipote, una persona cara. Mi sarebbe piaciuto che a lei, fosse somigliata quella figlia che desideravo, e non ho mai avuto.  Anche se di Vera so che si chiama Venerina, che è medico, che non è sposata. Non so altro; troppo poco per essere una figlia. Eppure, quando ci incontriamo, quando l’ abbraccio, ho sempre l’ impressione di abbracciare una figlia.   Mi accorgo di avere le emozioni che può avere un vecchio ; decisamente!

Magdi Cristiano Allam

Ho conosciuto Magdi Cristiano Allam alcuni anni fa, quando lui presentava il suo ultimo libro:”Grazie, Gesù”. Ci siamo risentiti più volte, dandoci del tu, come è giusto tra lions. Lui era socio onorario di un club, di cui non ricordo il nome. Sono rimasto affascinato dalla sua cultura, dal suo essere uomo semplice; eppure, avevo di fronte colui che, laureato con lode alla Sapienza di Roma,era stato inviato ed editorialista, vicedirettore del Corriere della Sera, autore di libri, profondo conoscitore delle realtà religiose del nostro secolo. Purtroppo, non si riuscì a definire la sua visita al mio club. Grosso ostacolo furono le minacce di morte che lui, e la sua famiglia, avevano ricevuto dagli estremisti islamici; era considerato un traditore, perché aveva accettato di essere Cristiano, abiurando la religione musulmana.  Per questo crimine, lui doveva morire; noi, che siamo molto più tolleranti, riceviamo coloro che abiurano il Cristianesimo, e diventano musulmani. Siamo profondamente diversi dall’ estremismo musulmano. Meglio così.

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