LA PAZZA DI MONTE PELLEGRINO

( Carlo Barbieri)

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Alla fine degli anni novanta si sparse, fra le coppiette palermitane alla ricerca di angolini isolati dove approfondire la conoscenza, una notizia allarmante. Su Monte Pellegrino, da sempre meta prediletta dei frattisti insieme al sottostante parco della Favorita, che se non si fosse chiamato già così da un pezzo avrebbe avuto tutto il diritto di chiamarcisi a furor di coppie, circolava una pazza che le prendeva di mira. Non c’era più cespuglio né prato né grotta sicura: sul più bello compariva una donna urlante armata di bastone che copriva i fornicatori di improperi proporzionali al grado di nudità esibita. Circolavano su di lei le storie più strane. Si diceva che fosse la vedova di un americano di nome Billy impazzita dal dolore dopo il suicidio del marito che si era buttato giù da un pizzo di Monte Pellegrino, e qualcuno aggiungeva che non se ne era mai trovato il cadavere perché il poveretto si era lanciato proprio in corrispondenza del cimitero dei Rotoli dove aveva centrato una tomba casualmente aperta. Si diceva che un professore di psicologia sorpreso con le mutande abbassate insieme alla segretaria del suo istituto avesse sentenziato che "si trattava sicuramente di un mommo ("guardone" per i non palermitani) di sesso maschile che stava tentando di risolvere il rifiuto del proprio voyeurismo travestendosi da donna e perseguitando le coppie dalle quali era irresistibilmente attratto". Insomma si disse di tutto, e il risultato fu che il traffico di coppiette scemò intanto che venivano organizzate battute di caccia alla pazza a cui si dice partecipassero molti mommi a cui la presenza della donna stava uccidendo l’attività preferita.

Non la trovarono, la pazza, e a poco a poco il proliferare di auto sempre più comode, seconde e terze case, B&Basta (non ci si andava certamente per fare colazione) e soprattutto di rapporti di coppia sempre più tolleranti e aperti come porti di mare, resero la vecchia, scomoda fratta sempre meno popolare. E della pazza di Monte Pellegrino non si parlò più. Fino allo scoop, anzi ai due scoop, di oggi. Ecco il primo: so tutto, e lo so per la viva voce della protagonista, niente affatto pazza, che mi ha raccontato come andarono veramente le cose.  La signora in questione viveva allora (oggi non lo so e anche se lo sapessi non lo direi) alle pendici del Pellegrino, dalle parti dell’Addaura. Aveva un cane di nome Billy, la signora. Lo ebbe finchè Billy un brutto giorno sparì. Giravano in zona branchi di cani randagi, e la signora non dormiva di notte pensando al povero Billy, cane educato e inoffensivo, messo in mezzo da cagnacci feroci che manco gli pareva vero di farsi un cane cittadino. E un giorno la coraggiosa signora decise: si attrezzò di un bastone, dell’amore per Billy e di un po’ di incoscienza e si buttò alla ricerca del suo cane inerpicandosi per la montagna. Lo immaginava ferito, incapace perfino di guaire, il suo Billy… e così quando vide agitarsi un cespuglio – Billy o un altro animale? – la nostra eroina brandì il bastone, urlò "Billy" e si fiondò. Dietro il cespuglio c’era una coppia nuda. Un po’ per la sorpresa, un po’ per la delusione, un po’ forse per quel pizzico di voyeurismo che è in tutti noi, lei rimase per un lungo attimo a guardare la scena in silenzio, silenzio a cui corrispose quello terrorizzato dei due – chissà, forse si trattava proprio del professore di psicologia e della sua partner. Poi lei agitò il bastone e urlò "Porci, ma non ce l’avete una casa?" e scomparve mentre i due si rivestivano in fretta saltellando a piedi nudi su una coperta che quel giorno non servì granché.  Ecco come la leggenda ebbe origine. Ah, dimenticavo il secondo scoop. La signora in questione è molto nota, notissima. Non ne farò il nome perché sono un gentiluomo, ma anche perché ci stiamo mettendo d’accordo sul prezzo del silenzio.

P.S. Com’è che nessuno mi chiede che fine ha fatto Billy? E poi tutti a dire che amate i cani, eh? E io ve lo dico lo stesso. Si dice che Billy per sfuggire agli arrapatissimi cagnacci di Monte Pellegrino abbia imparato a belare come una pecora. Adesso se la fa con un pastore che pare sia sceso dalla montagna solo una volta nel 2002, solo perché si era smarrita la preferita del gregge. Sembra che la pecora in questione abbaiasse.

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