TERZA PROVA NARRATIVA DI ROSA MARIA PONTE

(Gabriella Maggio)

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La tragica bellezza è la terza prova narrativa di Rosa Maria Ponte poliedrica figura culturale della nostra città, a cui appare sempre più legata nella ricerca delle proprie radici, suo principale tema narrativo. Diversamente da Nel cuore della notte e da La collezionista di guanti questo ultimo romanzo pur usando una tecnica narrativa già consolidata e congeniale, cioè la convergenza di piani temporali passati e presenti, va oltre la consueta geografia cittadina fino all’emigrazione negli U.S.A. Per la presentazione allo Steri la scrittrice ha scelto lettori “ ingenui” ( nel senso che non sono critici letterari) l’architetto Giacomo Fanale ed il sociologo La Spina. Come a dire che un’opera si pone da sé nel mondo senza mediazioni critico-letterarie, in piena sintonia con l’oggi che ama storie in quanto tali, senza chiedersene il significato ed il rapporto con altre storie contemporanee che compongono un senso dell’oggi e naturalmente della letteratura, con cui volente o nolente fa i conti. Qualche riferimento sul senso esistenziale del tempo ha fatto il marito della scrittrice, Carmelo Fucarino, volendo riportare l’opera in un contesto decisamente letterario.

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