PERCHÈ L’EUROPA

(Gabriella Maggio)

Sull’ Europa in questo scorcio del 2016 si  addensano dubbi e perplessità. Sulla Unione Europea va progressivamente prevalendo  lo stato nazionale  e la piccola patria  da difendere con un confine, un muro. Il segno più evidente è rappresentato dalla Brexit , dall’Ungheria e dai fatti di Goro. L’antieuropeismo attuale appare la soluzione di ogni difficoltà, ma, sebbene sia condiviso  da molti uomini della strada e di governo, sembra mancare  di senso della realtà se si considera  la globalizzazione planetaria, nella quale siamo tutti imbarcati. L’Europa è travagliata da tre gravi problemi di non facile soluzione: la lunga crisi economica, il terrorismo fondamentalista e l’inarrestabile flusso di migranti. Proprio  la risoluzione di questi problemi supera di gran lunga la possibilità d’azione efficace di un singolo stato. Ma è altrettanto vero che l’Unione Europea così com’è attualmente non riesce a trovare soluzioni efficaci. Anzi sembra avviata ad un rapido tramonto. Quindi  è  giunto il momento di rinegoziare il proprio rapporto con l’Europa di oggi, ma anche di riappropriarsi  del suo ruolo nella formazione della cultura occidentale. L’Europa ha esercitato una vera e provata egemonia culturale dando al mondo strumenti culturali  fondati sul pensiero razionale e  sul concetto di cittadinanza. Questa egemonia europea nasce nell’ ἀγορά dell’antica Atene e da lì attraverso i secoli giunge a noi. Abbiamo la responsabilità di non disperdere questo patrimonio. La crisi possiamo viverla come definitiva o come un passaggio a qualcosa di nuovo e propositivo, potrebbe essere la spinta ad un’unione politica degli stati, che collega l’oggi a ieri.

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