HALLOWEEN

(Pino Morcesi)

Halloween, che si festeggia nella notte tra il 31 ottobre e l’1 novembre, ha progressivamente svuotato di significato la nostra festa tradizionale dei morti che coinvolgeva e divertiva grandi e piccoli. Una forte mano d’aiuto gliel’ha data la scuola d’infanzia e quella elementare, dove è attecchita subito la novità  che ha reinterpretato  le nostre  antiche  tradizioni popolari. Ma anche Halloween è una festa popolare antica. È di origine celtica ed è stata portata negli U.S.A dagli emigrati  irlandesi. L’etimologia è Hallow  E’en , cioè  sera di tutti i santi,  originariamente era un rito legato alla concezione  circolare del tempo, tipica del mondo  agricolo, e segnava  il  passaggio dalla stagione calda a quella fredda ed  esorcizzava la paura della morte e della carestia. La data dell’1 novembre segnava  l’inizio del nuovo anno e per l’occasione si invitavano i morti ad unirsi al mondo dei vivi, indicando loro il cammino con la zucca luminosa.  Oggi per festeggiare Halloween  ci si traveste in maniera macabra e si fanno scherzi altrettanto macabri. Per questo nei baracchini che troviamo lungo le nostre strade vediamo oltre alle tradizionali zucche, scheletri, teschi ed altri ornamenti che richiamano il mondo dei morti. Nella nostra antica festa dei morti, che cade il 2 novembre, sono i morti che nella notte dell’1, cioè di tutti i santi, portano regali ai bambini:  frutta, dolci, giocattoli. Oggi quest’uso è quasi scomparso, sostituito da Halloween.

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