ASTROLOGIA E POLITICA

(Irina Tuzzolino)

Chi riveste un ruolo di potere avverte in particolar modo  il desiderio di fare la scelta giusta o di avere successo e nello stesso tempo sente il peso dell’incertezza del futuro e della propria debolezza che cerca di dissipare  oggi con i sondaggi d’opinione un tempo consultando le stelle. Ancora oggi si dice tra le righe che i potenti consultano con fiducia le stelle anche se  è difficile trovare chi lo ammetta sinceramente e accetti le critiche. Nel tempo l’astrologia non è stata sempre superstizione, ma un’importante disciplina a cui si riconosceva la capacità di influenzare  tutte le altre, medicina, alchimia, magia perchè si riteneva necessaria al governo dei popoli. Il concetto fondante lo fornisce Tommaso d’Aquino quando afferma che tutti  i movimenti del mondo terreno, anche quelli dei singoli uomini, sono causati dal movimento dei corpi celesti. Questo concetto a sua volta presuppone un modello di universo  geocentrico, che in Europa si afferma nel XII sec. e dura fino a Copernico e Galilei che sono gli iniziatori  della scienza astronomica  moderna. L’astrologo  aveva un ruolo molto importante nella corte, veniva consultato costantemente  per trarre oroscopi non solo nel momento della nascita, ma in tutte le occasioni della vita privata e pubblica dei principi. Il sapere degli astrologi è compendiato in opere come il Liber introductorius  di Michele Scoto, astrologo di Federico II.  Molto in voga erano anche i talismani confezionati secondo un’arte descritta   in un testo di larga diffusione, il Picatrix, tradotto dall’arabo in castigliano e poi in latino al tempo  del re Alfonso X il saggio .

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il nostro sito web utilizza i cookie per assicurarti la migliore esperienza di navigazione. Per maggiori informazioni sui cookie e su come controllarne l abilitazione sul browser accedi alla nostra Cookie Policy.

Cookie Policy