PLAUTILLA BRICCI ARCHITETTRICE

(Pino Morcesi)

                                                                 Villa Benedetta , detta del Vascello –Roma 1663

Plautilla Bricci nacque a Roma il 13 agosto 1616 in una famiglia dove l’arte  era di casa. Il padre Giovanni  era un artista e un poligrafo, ma sempre a corto di mezzi. Plautilla «architectura et pictura celebris» divenne  accademica di San Luca e prima architettrice nel mondo occidentale. Si legò alla suora carmelitana Eufrasia Benedetti, che la presentò al fratello, l’abate Elpidio Benedetti, agente di Mazzarino e poi del re di Francia, favorendo così  una duratura e salda amicizia. La  sua pittura  fu influenzata dal  padre, già allievo di Federico Zuccari e del Cavalier d’Arpino e probabilmente anche l’architettura, sebbene  risenta di Bernini. Fu  Eufrasia a spingere il fratello ad assegnare a Plautilla la progettazione di villa Benedetti, detta il Vascello per la sua forma, sulla via Aurelia presso porta S. Pancrazio. Plautilla rivelò una  grande conoscenza architettonica e, secondo le fonti, anche  una buona pratica di cantiere.  Nel capitolato del 1663 tra l’abate Benedetti, Plautilla Bricci e il capo mastro Marco Antonio Bergiola si legge : «la casa deve essere costruita seguendo il progetto, con tre piani, fatto dalla Signora Plautilla Bricci Arch[it]ettrice, sia sulla fronte, sui lati e nella parte posteriore così come è nei disegni fatti da Plautilla, che sono stati dati a me [Benedetti] per accompagnare questo documento». Recentemente Melania Mazzucco nel romanzo “L’architettrice” , pubblicato da Einaudi ,  ha ricostruito la vita e l’ambiente in cui visse la prima architetta.

 

 

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