LA SPIA CHE INVENTÒ LE SPIE

Daniela Crispo

John Le Carré è morto all’età di 89 anni di polmonite non causata dal Covid 19. Le sue  storie di spionaggio sono state molto famose sia nella forma del  romanzo che dei film. Indimenticabili nei due linguaggi “La spia che venne dal freddo”  e  “La talpa”. Naturalmente per chi ama le storie di spionaggio in cui la spia, George Smiley, è una persona apparentemente come noi, senza l’aura eccezionale del più accattivante  James Bond, e  si muove in luoghi grigi e nelle sue difficoltà quotidiane. All’anagrafe Le Carré  era David J.M.Cornwell, che oltre ad essere stato  docente universitario ha lavorato nei servizi segreti britannici, ma non in  posti di rilievo. Nei suoi romanzi, attingendo alla sua esperienza,  racconta il mondo della guerra fredda  dagli anni Cinquanta ai sessanta quando si sospettava di trovare spie sovietiche dovunque. Questo mondo è finito insieme alla guerra fredda classica, ma lo scrittore non si è arreso e presto ha pubblicato  Il sarto di Panama in cui il protagonista è la spia inglese  Andrew Osnard che con un ricatto sottile costringe il sarto Harry Pendel a svelargli i segreti  degli uomini  importanti che frequentano il suo atelier  sul futuro destino di Panama,  dopo che il canale  è tornato  sotto la sovranità panamense  il 31 dicembre 1999.

 

 

 

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