PAROLA DI DANTE

Daniela Crispo

Smeraldo

Disser: “Fa che le viste non risparmi;
posto t’avem dinanzi a li smeraldi
ond’Amor già ti trasse le sue armi”.

(Purgatorio XXXI, 116)

Nella Commedia il sostantivo smeraldo ricorre tre volte soltanto nel Purgatorio. Nel canto  XXXI, 116 sono detti smeraldi gli occhi di Beatrice che riflettono come uno specchio, secondo un’idea già diffusa nel Medioevo per cui questa pietra preziosa fosse dotata di una straordinaria capacità riflettente. Nel  VII, 75 :  fresco smeraldo in l’ora che si fiacca  (quando lo smeraldo si rompe si rivela nella rottura  di più vivo e acceso colore che non fa in superficie). Nel XXIX, 124- 125: L’altr’era come se le carni e l’ossa/fossero state di smeraldo fatte indica la virtù teologale della speranza.  La parola “smeraldo” deriva dal latino smaragdus, proveniente dal greco σμάραγδος . La sua fonte originaria è izmargad, termine semitico, oppure maraktas, termine sanscrito, che significa “pietra verde”.

 

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