SI PUÒ DENUNCIARE IL PARCHEGGIATORE ABUSIVO?

Ciro Cardinale *

Posso denunciare il parcheggiatore abusivo che mi chiede i soldi per posteggiare la mia auto dentro le strisce bianche o magari blu? E posso rifiutare di dargli i soldi che mi chiede? La risposta ad entrambe le domande è sicuramente affermativa, ma a certe condizioni. Vediamo come e perché. In linea di principio chiedere soldi a chi parcheggia l’auto sulla pubblica via, sia dentro le strisce bianche che in quelle blu, dove la sosta è a pagamento, non è un reato, ma solo un illecito amministrativo punito con una multa dal codice della strada che, all’articolo 7, vieta proprio l’esercizio abusivo dell’attività di parcheggiatore o di guardiamacchine. Se in tale attività sono pure impiegati minori o il guardiamacchine è recidivo, perché è stato già “pizzicato” e sanzionato altre volte dalle forze dell’ordine proprio per tale fatto, la violazione da amministrativa si trasforma in penale e l’abusivo sarà denunciato alla competente procura della Repubblica che, fatte le dovute indagini, potrà chiedere il suo rinvio a giudizio, con successivo processo e possibile condanna, mentre i soldi da lui intascati saranno confiscati a favore dello Stato. Se invece siamo noi stessi che spontaneamente diamo qualche moneta all’omino che si aggira con aria apparentemente indifferente vicino alla nostra auto, stiamo solo facendo beneficenza e non possiamo reclamare nulla e lui potrà sempre giustificarsi di essersi ritrovato inspiegabilmente con i soldi in mano senza sapere neppure come e perché… Ancora diverso e certamente più grave è il caso del parcheggiatore abusivo che ci chiede espressamente i soldi in modo insistente e addirittura usando parole o gesti minacciosi, anche se poi alla fine si accontenta solo di pochi centesimi di euro. Qui l’abusivo con il suo comportamento sta commettendo il reato di estorsione, che è punito dall’articolo 629 del codice penale abbastanza severamente. È pure grave anche il caso del posteggiatore che non dice né fa nulla per avere i soldi, per cui noi non paghiamo, ma che passa alle vie di fatto non appena ci siamo allontanati dal veicolo, “punendoci” per non avergli dato nulla, rigando la carrozzeria dell’auto o bucando una ruota. Qui non si può più parlare di estorsione, perché la minaccia non c’è mai stata, ma solo di danneggiamento (articolo 635 del codice penale), che è pur sempre un reato, anche se meno grave rispetto all’estorsione. In tutti questi casi cosa possiamo fare? Possiamo (e dobbiamo) sicuramente denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine, sia in presenza di minacce che di danneggiamento della nostra auto, perché il posteggiatore abusivo venga punito, anche se nella realtà è spesso difficile dimostrare in giudizio che sia stato davvero lui l’autore della minaccia o del danno se non ci sono anche dei testimoni che hanno assistito alla scena o delle telecamere che hanno ripreso tutto l’accaduto. E poi anche se davvero dovessero arrivare sul posto i vigili o i carabinieri da noi allertati, spesso l’abusivo se l’è già squagliata a gambe levate, mentre noi rischiamo di prenderci pure una bella multa se ci siamo “fidati” troppo del guardiamacchine, parcheggiando la vettura in modo non proprio ortodosso. Spesso infatti l’abusivo ci assicura di avere “sotto controllo” la zona, invitandoci a ficcare l’auto nei posti più impensati, anche in divieto di sosta, sulle strisce pedonali o davanti un passo carrabile, pur di avere in cambio qualche moneta. Il pagamento e le assicurazioni dell’abusivo non ci esonerano mai dal rispetto del codice della strada, cui siamo sempre tenuti. Quindi, se dopo avere parcheggiato male l’automobile, confidando nella “occhiata” del parcheggiatore abusivo che però, alla vista dei vigili, scappa via come una lepre o fa l’indifferente, proprio perché è… abusivo, e ci viene pure appioppata una contravvenzione, non possiamo né dobbiamo lamentarci di nulla o con nessuno, potendo solo prendercela con la nostra sbadataggine o leggerezza.

*L.C. Cefalù

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