USARE UN CANE PER LEGITTIMA DIFESA
Ciro Cardinale*
Posso utilizzare un cane per legittima difesa? Molti dei loro possessori si pongono spesso questa domanda, temendo di andare incontro a conseguenze spiacevoli qualora il proprio cane aggredisca il ladro entrato abusivamente in casa per rubare. I proprietari di animali, chi se ne serve o i loro custodi rispondono sempre dei danni che essi causano ad altri, a meno che non riescano a provare il caso fortuito, cioè che il danno sia stato causato dall’animale per un evento imprevedibile ed eccezionale (articolo 2052 del codice civile). La norma, quindi, pone un preciso obbligo di controllo e custodia in capo al proprietario dell’animale o a chi se ne serve. Ma cosa succede, però, se un animale aggredisce altri per difendere il proprio padrone o le sue cose? Per prima cosa dobbiamo capire cos’è la legittima difesa. Essa è una causa che rende non punibile chi ha commesso un fatto di reato. Il codice penale (articolo 52) descrive la legittima difesa come l’azione compiuta da un soggetto “costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di un’offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all’offesa”. Quindi, occorre che l’autore del fatto non abbia avuto altre alternative per difendere sé o altri, per cui non ci può essere legittima difesa se è possibile chiamare la polizia e attendere il suo intervento, se è possibile fuggire dalla situazione di pericolo, se il pericolo non è più in atto, se la reazione invocata come legittima difesa è sproporzionata all’offesa, come nel caso in cui si spari al ladro entrato in casa disarmato. In presenza di una legittima difesa, allora, il reato penale c’è, ma non è punibile e neppure ci sarà l’obbligo di risarcire l’eventuale danno cagionato agli altri. A questo punto posso usare un cane per legittima difesa? Spesso i cani sono utilizzati come animali da guardia, a tutela della proprietà privata e dell’incolumità del loro padrone e della sua famiglia. In questo contesto se un cane aggredisce autonomamente il ladro entrato in casa per rubare, il proprietario potrà invocare a sua discolpa la legittima difesa e, quindi, non risponderà di alcun reato, né può essere obbligato a risarcire gli eventuali danni causati dall’animale, purché l’aggressione del cane sia proporzionata ed inevitabile rispetto al fatto ingiusto altrui. Non può allora invocare la legittima difesa il padrone del cane che lo usi invece come un’arma, ordinando all’animale di aggredire e sbranare il ladro entrato in casa. La legittima difesa potrà essere invocata pure quando il cane morda altri per difendere sé stesso da un’aggressione ingiusta.
* Lions Club Cefalù

