Los ninos de barrios de Venezuela.

(Natale Caronia)

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Esistono in Venezuela enormi ricchezze ed estreme povertà.

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I barrios sono baraccopoli ove la gente e, soprattutto i bambini, vengono abbandonati alle intemperie della vita.

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Trenta anni fa Josè Antonio Abreu, grande musicista ed uomo di cultura, iniziò una vasta opera di recupero di questi bambini, utilizzando la musica come mezzo. Il “sistema”, come è stato chiamato, prevede la costituzione di orchestre per bambini in cui i più grandicelli, che hanno già appreso a suonare, insegnano ai più piccini ad usare gli strumenti. Ad un grado intermedio si interpone l’orchestra giovanile. Al vertice esiste l’orchestra Simon Bolivar che offre concerti in tutto il mondo e da cui sono emersi solisti come Edicson Ruiz, contrabbasso alla filarmonica di Berlino a 19 anni, Diego Matheuz direttore dell’Orchestra Mozart di Bologna e Gustavo Dudamel, direttore della Los Angeles Philarmonic e che, si preconizza, come Direttore della Scala di Milano appena cesserà la guida di Baremboim, come scrive il magazine del 14.1.2011 del Corriere della Sera.

L’opera di recupero di Abreu ha enorme valore di promozione sociale perché consente la possibilità di una professione e, soprattutto, un riscatto altrimenti impossibile.

I giovani che partecipano al programma sono felici di fare musica insieme e con entusiasmo seguono i corsi che si sviluppano lungo tutto un arco che va, dalla formazione di base, sino ai corsi di perfezionamento. Queste scuole sono sparse in tutto il Venezuela e sono finanziate dai governi venezuelani che ne riconoscono la validità, la funzionalità ed il valore sociale e culturale del programma.

Così, da una situazione ritenuta sicuramente disperata il musicista Abreu è riuscito con un grande atto d’amore a riscattare migliaia di giovani, dando loro la possibilità di un inserimento professionale e, soprattutto dando loro la speranza.

E questo è un grande insegnamento ed un esempio da imitare.

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