COME ERAVAMO: Problemi di traffico

(Renata De Simone)

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A chi creda che disattendere le norme del traffico cittadino sia una piaga di oggi, consiglio la lettura del bando del viceré Caracciolo, che esprime interesse degli amministratori locali per il decoro e la presentabilità dei luoghi cittadini, specie quelli di una Capitale quale era Palermo, nell’anno 1785

Bando e Comandamento

d’ordine dell’Eccellentissimo Signore D.Domenico Caracciolo…

Viceré e Capitan Generale del Regno di Sicilia etc.

Non è da permettersi che il buon regolamento di questa Capitale venga in qualunque parte discreditato specialmente da’ Forestieri per la indifferenza di alcuni Cocchieri ed Artigiani, che tenendo senza verun ordine le Carrozze, pietre e legname nelle pubbliche strade, e luoghi frequentati , li rendono d’impedimento al libero passaggio , ed arrecano non pochi altri disturbi. …Quindi la stessa E.S. piena di zelo per il maggior lustro, e decenza di questa Capitale… ordina e comanda che nel Cassaro e Strada Nuova, nè di giorno nè di notte possano fermarsi Carrozze, Sedie Volanti e altre simili Vetture, sotto qualsisia motivo, sennonché in un solo filo, incominciando dalla calata del Real Palazzo a man destra del Cassaro, e dall’entrata di Porta di Macqueda a man destra della Strada Nuova, senza impedire le imboccature dell’ altre strade, affinché resti libero il passaggio per due altre fila di Carrozze, e solamente possono avvicinarsi all’altro lato sinistro nel tempo ch’è pronto per iscendere, o entrare in Carrozza il Padrone della medesima, in qual circostanza però non possa avvicinarsi altra Carrozza di qualunque sorta…, se non sarà partita la prima.

E volendo qualche Carrozza sia dell’uno, sia dell’altro filo entrare in qualche strada o cortile, debba subito trattenersi il Cocchiero, che si troverà vicino per dar luogo all’altro d’entrare nella suddetta strada, o cortile, l’istesso si osservi se alcuna Carrozza volesse da qualche strada, o cortile uscire per mettersi in filo.

Nella Marina poi, che comincia da Porta Felice fino al luogo di S.Erasmo, tutte le Carrozze, Sedie volanti, ed altri Carriaggi debbano camminare in due fila, lasciando libero, e vacuo quello di mezzo…, e debbano situarsi in maniera che resti libero il passaggio di quattro fila di Carrozze, né alcuna delle medesime possa trattenersi dietro il Teatrino della Musica, dovendo sempre lasciarsi libero il passo…., alla Piazza della Marina per due fila di Carrozze, e ciò pe ‘l maggior comodo, e sfogo delle medesime ne’ giorni di concorso.

Inoltre S.E. ordina, e comanda a tutte, e qualsisiano persone, specialmente a’ Maestri Muratori, Falegnami, ed altri, che fossero impiegati in qualche fabbrica, o riparo in dette strade, che non possano impedirle con pietre, legni, terra, o altro grosso materiale, fuorché nello spazio di un solo filo, e che incontrando la necessità di doversi fabbricare nel filo destinato al corso…, avvertiranno i Cocchieri colla maggiore attenzione a non fermarsi all’incontro della detta fabbrica, ma anderanno a situarsi in positura, che niente possa impedire il corso delle suddette due fila…..

Die 10 Februarii III Ind. 1785

Come non pensare alle interminabili code cittadine che avvelenano oggi tante convulse giornate lavorative, annullano impegni, coincidenze o il piacevole godimento del tempo libero; come non rivedere in questi ostacoli a quattro ruote le doppie file, gli accessi ostruiti per i quotidiani malcostumi stradali di oggi! Viene però da chiedersi se coincida anche l’attenzione all’eventuale discredito da parte dei Forestieri e lo zelo per il maggior lustro e decenza di questa nostra città che alcuni ancora qualificano come Capitale.

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