Nel centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia

( Irina Tuzzolino)

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Il 25 Aprile

"Il 25 aprile festa della Liberazione si colloca quest’anno nella scia delle celebrazioni del centocinquantenario dell’Unità d’Italia che hanno nel marzo scorso toccato il culmine in tutto il paese. Nel richiamare entrambi gli anniversari i punti di contatto appaiono evidenti. Nonostante la distanza e la diversità dei periodi e degli eventi storici, ritroviamo le forze migliori della nazione impegnate a perseguire gli stessi grandi obbiettivi ideali: libertà, indipendenza, unità".  Con queste parole il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricordato il 25 aprile. Data che dovrebbe essere nota e cara agli Italiani perché segna il ritorno alla libertà dopo gli anni della dittatura. Al di là dei revisionismi o meglio delle confusioni di moda, della voglia di cancellare e far dimenticare la storia, dobbiamo condividere le parole del Nostro Presidente e ripeterle a chi non le conosce. Molti di noi non hanno vissuto gli anni della guerra e della Resistenza, molti di noi ne hanno letto distrattamente qualcosa sui manuali scolastici o hanno visto qualche immagine in bianco e nero in televisione e per questo se ne sentono estranei. Ma cosa sono stati gli anni dal 1943 al 1945 se non “una spinta di riscatto umano, elementare anonimo, da tutte le nostre umiliazioni?” …Questo è il significato della lotta, il significato vero, totale, al di là dei vari significati ufficiali”. ( I. Calvino- Il sentiero dei nidi di ragno )

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