Un grande musicista gesuita siciliano: Erasmo Marotta (II)

(Antonino Lo Nardo)

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La Chiesa di S. Nicolò a Randazzo

Come abbiamo accennato nella prima parte, nella Pasqua del 1613 fu cantato il Christi necis historiam a B. Joanne conscriptam, ad numeros concinuere P. Erasmus Marotta, P. Dominicus Stella, & Vincentius Bettonius, quorum primus historicum induxit, alter Christum, tertius actores reliquos, quorum verba ea narrazione exhibentur. Nel 1618 Marotta fu incaricato di scrivere le musiche per la tragedia Pelagius martyr commissionata al confratello F. de Spuches dal viceré F. Castro e poi rappresentata nel Collegio gesuitico di Palermo il 3 febbraio 1618. Marotta fu, anche, impegnato a svolgere la sua vocazione religiosa. A Palermo divenne il confessore di A. Aragona Moncada, duca di Montalto, e della moglie Juana de la Cerda, e fu coinvolto, nel 1628, nella fondazione di un monastero carmelitano dedicato all’Assunta, del quale la duchessa divenne priora nel 1633. A seguito dei malumori pervenuti fino ai superiori, si astenne, per qualche tempo, dall’essere presente alle attività musicali da lui curate. Forse, proprio per motivi precauzionali, l’unica opera di Marotta pervenutaci integralmente, pubblicata a Palermo, porta il nome di Agapito Marotta, con tutta probabilità un suo parente.

 

Si riportano, qui di seguito, tutti gli Scritti di Marotta: Son le risa a vicenda / Non son risa, due madrigali, in G.P. Flaccomio, Le risa a vicenda: vaghi e dilettevoli madrigali a cinque voci posti in musica da diversi autori: raccolti e date in luce da Giovan Pietro Flaccomio Siciliano di Milazzo, Venetia 1598; Aminta musicale di Erasmo Marotta siciliano della città di Randazzo. Il primo Libro de’ madrigali a cinque voci, con un Dialogo a otto, Venetia 1600; Cede a vostri zaffiri il vago azzurro onde s’adorna il cielo, in Infidi lumi, madrigali a cinque voci di diversi autori siciliani, Palermo 1603; Cantus pii modulis musicis expressi, Panormi 1603; musiche (oggi perdute) per la tragedia Pelagius martyr (cf. E. Aguilera, Provinciæ Siculæ Societatis Jesu ortus, et res gestæ ab Anno 1612 ad Annum 1672, cit., vol. ii, p. 69); Mottetti concertati: a due, tre, quattro e cinque voci: Raccolta di mottetti del Marotta, libro primo, a due, a tre, a quattro, a cinque, con il basso continuo, et un salmo a 3 et una litania a 5 o a 6, Palermo 1635; Madrigaletti a tre e due voci, Palermo 1636 (raccolta andata perduta). Si conservano, attribuiti a Marotta, i mss.: la parte del tenore di alcuni brani della raccolta Miserere e Motteti per li venerdì di Quaresima (ultimo luogo conosciuto: Archivio di Casa Professa a Palermo) e i mottetti Ave quæ est ista. Salutatio angelica, dialogo a 2 voci (mss. 155a e 155b) e Ave Regina cœlorum, mottetto a 4 voci (ms. 156a) (Cathedral Museum, Mdina – Malta).

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Cappella del Convento dell’Assunta a Palermo

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