Anne Brontё

( Carla Amirante)

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Anne, la più piccola delle sorelle Brontё, ebbe una vita molto breve perché nacque il 1820 nel villaggio di Thornton, nello Yorkshire, e morì di tubercolosi a Scarboroug nel maggio del 1849, una località dove aveva ambientato le sue novelle.  Come Charlotte ed Emily si dedicò anch’essa alla scrittura componendo poesie e due romanzi, che pubblicò sotto il nome maschile di Acton Bell: il primo fu “Agnes Grey”, il secondo “The Tenant of windfell Hall” (Il segreto della signora in nero). Le sue opere non ebbero la stessa fortuna di quelle editi dalle sorelle, ma chi ha avuto la fortuna di averle lette, ha potuto apprezzarne l’atmosfera meno tenebrosa di “Cime tempestose e lo stile elegante della prosa.

Lo studioso di letteratura inglese, Mario Praz, riferisce che lo stile di Anne piacque molto allo scrittore George Moore, che, leggendo Agnes Grey, il primo romanzo da lei scritto, lo definì come “la prosa narrativa più perfetta della letteratura inglese… semplice e bella come un vestito di mussolina, l’unica storia nella letteratura inglese in cui stile, personaggi e tema siano in perfetto unisono”. Nel primo romanzo Anne si ispirò molto a sue esperienze personali, quando giovanissima, per necessità economiche e forse anche per fuggire da un’atmosfera familiare troppo austera e deprimente, lasciò la casa paterna per recarsi come istitutrice presso le ricche famiglie dei dintorni. La protagonista è dunque proprio la scrittrice, che in prima persona narra come, in epoca vittoriana, alle donne rispettabili l’unico lavoro concesso era quello di governante. Nella narrazione sono descritte le umiliazioni subite, le difficoltà nel governare ragazzi indisciplinati e viziati, e si giunge alla conclusione che le ricchezze ed il ceto elevato delle persone sono tali da distruggere i valori sociali. Anne Brontё, nel romanzo, ponendo in contrasto il rigore morale della protagonista con la superficialità e la corruzione della “buona società”, mostra con tagliente lucidità “il lato oscuro della natura umana rispettabile.” Nel secondo romanzo, da alcuni considerato anche più bello di “Cime tempestose” e “Jane Eyre”, viene raccontata la storia di Helen che fugge via con il figlioletto da un marito violento e dissoluto; la donna giunge in un villaggio sperduto e lì trova lavoro come affittuaria, viene in seguito corteggiata da Gilbert, un agricoltore del luogo, ma deve anche affrontare i pregiudizi e le malignità degli abitanti del posto. Il libro, quando uscì, non fu affatto apprezzato, anzi fu fortemente criticato, perché venivano descritti con molta precisione gli effetti nefasti dell’alcool che porta a compiere azioni brutali e ad usare un linguaggio deplorevole; certamente Anne aveva preso come modello maschile e negativo il fratello Branwell, morto per droga ed alcool. Inoltre la protagonista dava l’immagine di una donna indipendente, che aveva lasciato il marito e si manteneva da sé, era una donna antesignana delle femministe, per cui il romanzo venne considerato dai critici, uomini, non adatto ad essere letto dalle ragazze.

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