GIULIO ANDREOTTI

( Daniela Crispo)

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All’età di novantaquattro anni è morto Giulio Andreotti, che per sessant’anni è stato protagonista della vita politica italiana. Negli ultimi anni in posizione più defilata perché senatore a vita e offuscato da gravi processi penali, di ambigua sentenza. Figura enigmatica ed ironica, anche autoironica, è stato identificato dall’immaginario popolare come la personificazione degli “arcana regni”. Da vivo come da morto divide gli Italiani. In questo incarna pienamente la caratteristica della storia italiana : la sua indecidibilità, perché le qualità dei vari protagonisti della scena politica si mescolano a tal punto ai loro vizi in un groviglio inestricabile e talvolta inquietante, che non è possibile che su di loro emerga un chiaro giudizio, universalmente condiviso.

Dobbiamo quindi aspettare ancora qualche anno, che la cronaca diventi storia, per capire, se è possibile, chi ci ha governato per un tempo così lungo e soprattutto a chi abbia dato il proprio voto buona parte di noi. Perché tutto questo avvenga deve riemergere da un oblio eccessivamente lungo e colpevole la politica nel senso pieno e coinvolgente del termine. Dobbiamo tornare ad appassionarci alle idee ed ai progetti. E’ facile recriminare “ post eventum” , spero che non diventi, come rischia di accadere, un altro aspetto caratteristico dell’essere italiani.

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