IL NOBEL PER LA LETTERATURA 2013

( Gabriella Maggio)

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Alice Munro

L’Accademia svedese quest’anno ha assegnato il Nobel per la Letteratura alla canadese di lingua inglese,  Alice Munro con la motivazione “ Maestra del racconto breve contemporaneo “. Le previsioni della vigilia davano come favoriti altri narratori, più noti almeno al pubblico italiano, come Philip Roth e Don De Lillo, ma Alice Munro li ha battuti pur essendo meno nota. Probabilmente il criterio di assegnazione non è soltanto quello dell’impegno civile o dell’area geografica di appartenenza, ma anche quello di valorizzare i meno noti. Einaudi dal 2000 ha pubblicato alcune sue raccolte di racconti tra cui Il sogno di mia madre (2001), Nemico, amico, amante… (2003), Chi ti credi di essere? (2012) e Danza delle ombre felici (2013). Ho letto per la prima volta Alice Munro l’estate scorsa quando Il Sole 24Ore ha pubblicato nella collana Racconti d’Autore Il ponte galleggiante e Ortiche . Mi sono sembrati molto belli. Entrambi raccontano la storia di due donne che soffrono una per malattia, l’altra per il fallimento del suo matrimonio, ma nella quotidianità l’imprevisto porta ad entrambe una gioia leggera che vola presto via, lasciando però una determinazione più forte ad andare avanti. La psicologia dei personaggi femminili è indagata e descritta sempre in tono misurato ed asciutto, senza cadute nel sentimentale o nella malinconia dei ricordi, ma fa emergere la complessità del mondo esterno ed interiore. Il suo stile è semplice, come lei stessa ha detto in una lontana intervista “ deve essere come acqua trasparente “.

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