LE SORPRESE DELL’ARCHEOLOGIA

(Daniela Crispo)

Alessandro Magno nel 334 a. C. parte per l’Oriente con lo scopo di costruire un impero in cui i conquistatori si sarebbero mescolati e integrati con  i conquistati.  L’impresa  viene realizzata dal giovane re che dimostra  forte carattere, grande intelligenza e salda formazione culturale  formata alla scuola del filosofo Aristotele. Nella spedizione è decisiva  la battaglia di Gaugamela ( vicino Mosul in Iraq)  del 331 a. C. nella quale Alessandro sconfigge definitivamente Dario III, il re persiano. In questo antico scenario si colloca la recente scoperta archeologica fatta  dagli operatori del British Museum a Qalatga Darband,  nell’Iraq del nord, di una città ancora sconosciuta, probabilmente fondata da Alessandro, che secondo Plinio il Vecchio ne avrebbe fondate più di settanta. Vi sono stati trovati  un tempio e un fortino, una statua di Persefone  e una di Adone, monete e utensili d’epoca ellenistica. Probabilmente si trattava di un emporio commerciale con  funzione di presidio. Il sito è stato individuato per caso esaminando vecchie foto satellitari, scattate negli anni ’60, rese pubbliche negli anni ’90 perché avevano perduto l’iniziale importanza strategica. Il termine ellenistico indica la κοινή culturale realizzata da Alessandro Magno per cui  la civiltà greca si diffuse dalla Macedonia fino all’India, dal Mar Nero e dal Danubio alla Nubia. In alcuni paesi il processo di ellenizzazione fu più profondo come in  Asia Minore, in altri la nuova civiltà si fuse sincretisticamente con altre come in Battriana ( Afganistan sett.), altri restarono quasi immuni dalla penetrazione culturale come la Palestina.

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