“ANCHE QUELLO GASTRONOMICO È UN LINGUAGGIO”

(Daniela Crispo)

All’età di novantatré  anni è morto Folco Portinari fine letterato e gourmet. Docente universitario di Letteratura moderna e contemporanea all’Università di Torino, critico letterario, direttore del Centro di produzione Rai di Firenze è stato l’autore insieme a  Carlo Petrini del Manifesto di Slow-food, pubblicato nella prima pagina del Gambero rosso il 3 novembre 1997. Con naturalezza ha coniugato insieme l’attività intellettuale e quella di gourmet,  perché ha individuato la relazione che corre tra i due aspetti dell’attività umana : l’essere entrambi linguaggi simbolici. L’amore per le parole della poesia non è diverso dall’ amore per il buon cibo. Contrario al dinamismo e all’accelerazione della società contemporanea, che è responsabile dell’attuale fast –life una mostruosa ingestione e digestione di sé, ha affermato l’importanza di uno stile di vita slow, dove l’alimentazione riacquista gusto, per un progressivo quanto progressista recupero dell’uomo.

 

 

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