“PASSIONE, BATTAGLIE, AMORE E RISATE INTENSE”

Gabriella Maggio

Il 23 settembre 2020 all’età di 93 anni è scomparsa Jiuliette Gréco, icona della chanson francaise. Cantante e  attrice originale  ha vissuto con passione combattiva la sua lunga vita, esibendosi fino all’età di 89 anni. Impegnata politicamente sin da giovane,  durante l’invasione tedesca della Francia è arrestata e picchiata dalla Gestapo. Ha cominciato a cantare nel secondo dopoguerra a Parigi  nei caffè di Saint Germain des prés , diventando presto la musa di numerosi intellettuali  e artisti vicini all’esistenzialismo. Raymond Queneau così dice di lei : “Gréco, rosa nera dei cortili. Dalla scuola dei bambini imprudenti”. Jean Paul Sartre scrive per lei un canto, musicato da  Joseph Kosma, per la sua commedia  A porte chiuse . Il successo le  arriva nel ’54 col concerto alla Jolie môme, celebre music-hall  parigino. La sua voce inconfondibile, la figura esile , la passionalità ne fanno subito un’icona assoluta. Nel ’65 raggiunge anche il successo televisivo col serial Belfagor ovvero il fantasma del Louvre . Le canzoni che la rendono immortale sono Si tu t’imagines (1950), poesia di Raymond Queneau, musica di Joseph Kosma; Les feuilles mortes (1951), parole di Jacques Prévert e musica di Kosma; Sous le ciel de Paris (1951), parole di Jean Dréjac, musica d’Hubert Giraud.  È stata una femminista precoce, fondando il modello della donna moderna : “Ero molto più avanti dei miei tempi, diceva di sé,  ero anche oggetto di scandalo assoluto, non cerco mai questo genere di cose, sono così, non posso farci niente”.

 

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