RIFLESSIONI SULLA CHARTER DEL CLUB PALERMO DEI VESPRI DEL 25/10/2020

Pietro Manzella

Nella pagina del quaderno a quadretti “virtuale “ del computer spuntavano da ogni luogo volti noti e meno noti per condividere una gioia comune : il 25° compleanno del Lion club Palermo dei Vespri. Auguri a tutti e buon compleanno!  Un altro anno di vita lionistica è trascorso e l’orgoglio dell’“appartenenza” alla nostra Associazione  ed a questo club è sempre più forte , nonostante il rovescio della medaglia. Le candeline, che abbiamo spento simbolicamente questa sera, hanno avuto un significato ancora più incisivo e determinante del solito ,sia per il  periodo storico che sta aggredendo la nostra salute (covid 19) e che continua a seminare vittime  e diffondere paure , sia perché la nostra “luce “ interiore deve riprendere splendore e vigore per poterla donare con maggiore convinzione agli altri! I sogni dovranno diventare realtà per coloro che bussano al nostro cuore e noi lions abbiamo il dovere di realizzarli ove possibili e ben strutturati e le premesse sono state positive, ma dobbiamo fare di più perché ne siamo capaci. Quindi, festeggiamo pure! Però, è indispensabile anche interrogarci dopo 25 anni, poiché, così come ogni convivenza legale o di fatto che si incrina al 7° anno, anche noi forse avremmo potuto accumulare qualche “tarlo” sia pure a causa del solo trascorrere  degli anni! Non farlo sarebbe mera ipocrisia e semplice ostentazione di vuote sicumere. Nella carrellata di ricordi rispolverati dalle vetrine storiche sia dei soci che dei numerosi illustri ospiti presenti, è puntualmente arrivato, sia pure celato dietro il velo delle emozioni soffocate ma vive,  il momento per interrogarci, interrogarci sul perché gli ingranaggi della macchina a turbina “club lion” a volte non scorrono bene, perché nascono le incomprensioni, i rancori, le stanchezze, le demotivazioni etc. Noi, così come gli altri club, siamo  cellule del L.C.I che opera nell’universo della solidarietà e nella sussidiarietà,  promuoviamo sani principi di buon governo e di buona cittadinanza, siamo parte attiva del benessere civico, culturale, sociale e morale della comunità, con uno spirito di comprensione e siamo uniti da vincoli di amicizia, socievolezza , sia pure in una società civile che inevitabilmente cambia in modo vertiginoso la sua” pelle”. A questo punto sorge spontanea una riflessione: ma in che modo ci  stiamo organizzando ad affrontare questa trasformazione sociale, di cui noi siamo inevitabilmente parte integrante, ma in cui siamo anche i garanti della dignità e dei diritti di uomini, donne e bambini più deboli e bisognosi esistenti in tutto il mondo? Dopo avere ascoltato la folta platea di ospiti e dopo “l’excursus storico ed emozionante” svolto dal Presidente Zambito, posso ritenere di affermare che questo club, di cui mi onoro di appartenere, aperto al confronto e superate le normali “crisi” di convivenza, è pronto, ancora più di prima, in maniera coesa ed armonica, a continuare a vivere una vita associativa in sinergia con i nuovi tempi e con le nuove povertà, poiché ha compreso che  per il futuro sono necessari mutamenti organizzativi e propositivi tali da indurre ad un approccio diverso al nostro “servizio”, rendendolo sempre più organizzato, efficace, strutturato anche con il cuore di tutti noi! Questo club, ricolmo di orgoglio di appartenere al L.C.I. con una formazione ed un confronto continuo tra i suoi soci, acquisisce ogni giorno conoscenza e consapevolezza sia dei ruoli dei suoi officer sia nella motivazione alla solidarietà interna ed esterna. Questo club conosce le regole indispensabili per camminare anche su  terreni minati, dai quali esce più ricompattato e con maggiore vigore, in quanto crede negli scopi , nella missione e nell’etica di Lions Club International, che ci pongono da oltre cento anni al primo indiscusso posto tra le associazioni umanitarie al mondo, ma soprattutto crede nei valori della sincera e vera amicizia. Pertanto, l’orgoglio di appartenere al club Palermo dei Vespri rappresenta anche certezza di crescere insieme, di condivisione di scelte, essendo usciti dalla campana di vetro dell’“io egocentrico” per entrare nel giardino dell’eden del “noi serviamo” poichè riusciamo sempre a vivere consapevoli della forza che deve inebriare ogni essere  umano respirando il

                          PROFUMO DI VITA

L’uomo spesso

è solo

con la polvere del sentiero

che solca lentamente

Quando disorientato

pensa di tornare indietro

si accorge

di calpestare

il giglio appena fiorito

nella pozza

d’acqua melmosa

formatasi sulla via

 

Si ferma

lo raccoglie

ne annusa il profumo

riprende il cammino.        (  Pietro Manzella)

 

Grazie e buon compleanno a tutti.

 

 

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