SALINIZZAZIONE

Enrico Ajovalasit

Agronomo-Consulente Fitosanitario abilitato ed Esperto in Sicurezza Ambientale

Figura 10: Intrusione salina ed upconing (INEA, 2011)

La Salinizzazione è definibile come l’accumulo di sali solubili nel terreno in quantità tali da renderlo inadatto alle colture. Il suolo e le piante reagiscono in maniera diversa alla presenza di sali in base alla quantità. L’impatto sul suolo di salinità dannosa, è traducibile in un alteramento del ph in un suolo, riduzione della vigoria delle piante ed infine la tossicità di alcuni Sali avvelenano il suolo e conseguentemente anche le piante. Gli effetti principali che si manifestano sulle piante sono un alterato bilancio osmotico, stress idrico ed una riduzione nella assimilazione dei nutrienti. Esistono molte tipologie di Salinizzazione tuttavia, in ambito agricolo si parla principalmente di intrusione salina, upconing ,dryland salinity e seepage. Il processo di intrusione salina e upconing possono essere schematizzati in questo modo.

          Ricarica  >  Emungimento = Pozzo dà acqua dolce (Cono di depressione in giù).

In questo scenario il pozzo è in equilibrio in quanto la quantità di acqua aspirata è inferiore alla ricarica.

           Ricarica <  Emungimento = Ricarica di acqua salmastra e cono in su (Celico, 2004).

Se il volume d’acqua emunto supera quello della ricarica di acqua dolce proveniente dalle zone interne, la superficie freatica (o la superficie piezometrica in caso di acquifero confinato) si abbassa in vicinanza della costa, fino al punto che il carico piezometrico nella porzione di acqua dolce diviene inferiore a quello della porzione contigua di acqua salata. Questo fa si che l’interfaccia tra acqua dolce e acqua salmastra (cuneo salino) si sposti progressivamente verso l’interno della costa (intrusione salina, figura 7), fino a raggiungere, nei casi piu critici, i pozzi stessi (Celico, 2004), secondo il cosiddetto fenomeno di upconing (Civita, 2005).

Figura 11: Fenomeno di Salinizzazione dei suoli nelle terre secche
(dry-land salinity)

(Dept. Of conservation, forest and lands di Melborune, 1987)

La dryland salinity è un processo naturale come ogni forma erosiva tuttavia, è inducibile dall’uomo tramite l’alteramento morfologico di una zona o la sostituzione della copertura vegetale (Estirpazione di specie con radici profonde  come alberi o boscaglia) con un altra inadatta alle esigenze del luogo (  radici superficiali quindi, coltivazioni erbacee) causando l’innalzamento della falda salina ed infine una forma salinizzazione superficiale che distrugge la copertura vegetale esponendo il terreno alla erosione.

Figura 12: Fenomeni d’infiltrazione
o Seepage
(Monteleone, 2006
)

Salinizzazione per un flusso idrico definito “seepage” (infiltrazione). La salinità originata e detta seepage salinity. L’origine può essere sia naturale che indotta dall’attività antropica. Un esempio e quello che si realizza fra aree agrarie soggette ad irrigazione ed aree limitrofe che possono essere coltivate o meno ma che non vengono irrigate. Nei terreni sottoposti ad irrigazione l’acqua tende a spostarsi verso il basso e vi è pertanto un rischio assai limitato di salinizzazione (a condizione che il drenaggio non sia in qualche modo ostacolato)  nei campi adiacenti, quelli non irrigati, il movimento prevalente dell’acqua è invece verso l’alto; l’acqua, evaporando, concentrerà i suoi sali in prossimità della superficie. A seguito del verificarsi di tale fenomeno, spesso si osserva una bordura, più o meno ampia, attorno ai margini di aree irrigue.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il nostro sito web utilizza i cookie per assicurarti la migliore esperienza di navigazione. Per maggiori informazioni sui cookie e su come controllarne l abilitazione sul browser accedi alla nostra Cookie Policy.

Cookie Policy