LA DERIVA AGGRESSIVA

Daniela Crispo

L’aggressività la sentiamo nell’aria, invade tutti gli ambiti, familiare, lavorativo, sociale. Se non esplode con la violenza fisica o verbale ci raggiunge in maniera passiva con  parole ambigue, gesticolazione dal chiaro significato minaccioso ed altro. Eppure il  processo di civilizzazione e l’educazione, secondo Norbert Elias,  hanno represso l’aggressività considerandola immorale e nociva alla stabilità della società. Ma essa è sempre in agguato, si rivela il lato oscuro  di quella individualità conquistata insieme al diritto di giudicare e dare un senso alle cose. La tecnologia digitale ha liberato  l’aggressività latente rendendola un problema sociale perché  riduce  il  principio di autorità  in nome  della presunzione di sé e di un  sapere  spesso inaffidabile , non verificabile, talvolta delirante. Sul fenomeno influisce  anche il desiderio diffuso  di liberarsi delle  omologazioni della società di massa, mettendo in discussione i  confini e i riferimenti sociali nella convinzione che si possa realizzare tutto senza sforzo grazie alla tecnologia. Internet ed i social  appagano  completamente, senza sforzo  danno  tutto quello che si  desidera. Per questo anche   ci si  isola, dialogando soltanto con se stessi, affrancati dal fastidio delle critiche e delle contraddizioni. In questo isolamento   si afferma incontrastata  l’aggressività.

 

 

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