DANTEDÌ
Daniela Crispo
Il 25 marzo di ogni anno la Società Dante Alighieri festeggia il poeta fiorentino di nascita e non di costumi ( come lui stesso si definiva). La data non è scelta a caso. I Dantisti sono d’accordo nel fissare l’inizio del viaggio ultraterreno di Dante la sera del 25 marzo 1300 perché in quel giorno la tradizione faceva coincidere la creazione di Adamo, la concezione e la morte di Cristo. E a Firenze, è giusto ricordarlo, l’anno iniziava proprio quel giorno. Ogni anno la Dante sceglie un tema su cui riflettere. Quest’anno ha scelto : politica arroganza, corruzione. Su questo tema c’è molto da scegliere nella Divina Commedia. Per esempio nel canto VI del Purgatorio ( vv. 124-135) si legge :
…le città d’Italia tutte piene
son di tiranni, e un Marcel diventa
ogni villan che parteggiando viene.
Fiorenza mia, ben puoi esser contenta
Di questa digression che non ti tocca,
mercè del popol tuo che si argomenta.
Molti han giustizia in cuore, e tardi scocca
Per non venir senza consiglio all’arco,
ma il popol tuo l’ha in sommo della bocca.
Molti rifiutan lo comune incarco;
ma il popol tuo sollicito risponde
sanza chiamare, e grida :”I’ mi sobbarco!”