Una delle Notti di Segesta

( Gabriella Maggio)

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Sabato 24 agosto 2013 alle 21.30 nella scena del teatro antico di Segesta, scavato sulla sommità del monte Barbaro di fronte al tempio, sono state rappresentate dalla compagnia Miti Pretese Le Troiane da Euripide e Seneca nella traduzione di Filippo Amoroso. Ecuba, Andromaca, Cassandra ed Elena denunciano l’ atrocità insensata della guerra, l’umiliazione ed il dolore dei vinti e l’arroganza dei vincitori che non hanno nessuna misura, nessun timore degli dei.Nella remota guerra di Troia c’è l’eco di tutte le guerre, nelle parole delle vinte sorteggiate tra i vincitori c’è l’eco della violenza cieca sulle donne. I due testi di Euripide e Seneca, lontani nel tempo circa cinque secoli, vengono avvicinati attraverso il personaggio di Ecuba, un tempo regina, madre, donna, ora schiava umiliata. Interamente euripideo, invece, è il personaggio di Cassandra.

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Da sinistra Mariangela Torres, Andromaca, Alvia Reale, Ecuba, Manuela Mandracchia , Cassandra

La scenografia scabra ed attualizzante di Lele Silvestri sottolinea ed incupisce il dramma delle troiane.  Le donne intrecciano lamenti ed argomentazione, ciascuna espone le proprie ragioni, soprattutto Ecuba riflette lucidamente sugli orrori vissuti, sottolineando la responsabilità personale di Elena, che invece dà a Ciprigna la responsabilità della sua passione per Paride che ha scatenato la guerra tra Troiani e Greci.

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Sandra Toffolatti, Elena

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