COSA FARE SE L’ALBERGO È SPORCO?

Ciro Cardinale*

Giugno, mese in cui molti di solito programmano le vacanze estive, prenotando aerei o navi, escursioni o visite a musei, soggiorni in alberghi o case vacanze. Di solito. Ma dopo la pandemia da Covid-19 che da oltre un anno sta sconvolgendo la Terra, tantissimi hanno difficoltà o timore a prenotare una vacanza, mentre altri, certamente più ottimisti, già ci pensano, magari puntando ai mesi di luglio e agosto, quando la pandemia potrebbe attenuarsi anche per effetto della campagna di vaccinazione di massa ormai in fase avanzata. Così potrebbe essere utile sapere cosa possiamo fare se, dopo avere prenotato la vacanza tanto sognata, troviamo l’albergo sporco e non corrispondente agli standard di qualità ed igiene che giustamente pretendiamo; cosa possiamo fare se sul cuscino c’è una macchia d’unto, il tavolo non è stato spolverato da un po’, la doccia è piena di ruggine e macchie di muffa, l’armadio puzza di rinchiuso; insomma, cosa possiamo fare se appena arriviamo in camera ci sono tutte le condizioni perché la nostra vacanza venga rovinata. Innanzitutto dobbiamo sempre ricordare che nel momento in cui abbiamo prenotato l’albergo o la casa per le vacanze abbiamo sottoscritto un contratto, in base al quale il titolare dell’hotel o il proprietario della casa si impegna a fornire, dietro il pagamento del prezzo convenuto, il servizio di alloggio, garantendo la pulizia della stanza o dell’appartamento, l’igiene, la sicurezza e la sorveglianza delle cose portate in camera o consegnate al titolare dell’albergo. Di conseguenza se il cliente trova la stanza sporca ha il diritto di agire a tutela dei suoi diritti, mentre l’albergatore deve impegnarsi a risolvere il problema, consentendo al cliente di godere appieno la sua vacanza. Ed allora, se troviamo la stanza sporca che facciamo? È consigliabile dapprima usare le “buone maniere”. Arrivati nella stanza e prima ancora di aprire i bagagli e toccare alcunché suggeriamo di fare sempre un giro di ricognizione (esteso anche al bagno, naturalmente) e se ci dovessimo accorgere che la stanza (o il wc) non corrisponde a ciò che ci si dovrebbe normalmente aspettare, facciamo delle foto per raccogliere una prova, avvisando poi il personale di servizio e raccontando con gentilezza ma in modo fermo quello che abbiamo trovato, invitandolo pure a constatare di persona e chiedendo quindi una pulizia extra della camera o di cambiare stanza (qualora non fosse disponibile un’altra stanza delle stesse caratteristiche, si ha il diritto di chiederne una di maggiore valore senza spendere un euro in più). Se il personale di servizio non vuole o non può fare nulla, chiediamo allora di parlare col direttore dell’albergo o col proprietario, se si tratta di piccole strutture o di case vacanze, avanzando anche a lui le nostre rimostranze e le nostre richieste. Qualora, nonostante le lamentele, la camera prenotata non venga pulita o non ce ne assegnano un’altra, si può chiedere il rimborso dell’eventuale anticipo pagato oppure che ci venga trovata una stanza in un altro albergo lì vicino, alle stesse condizioni economiche e di qualità. Se neppure così riusciamo ad ottenere nulla e goderci in tranquillità la nostra vacanza, non ci resta che passare alle “maniere forti”. Lasciamo allora l’hotel e andiamo al più vicino posto di polizia o dai carabinieri e denunciamo quanto è accaduto, mostrando le foto scattate e chiedendo il risarcimento per danni da “vacanza rovinata”, che comprende il danno patrimoniale, cioè le spese sostenute, e quello non patrimoniale, cioè il danno “morale” per la mancata opportunità di godere serenamente della vacanza. Se tutto questo dovesse accadere durante una vacanza organizzata da un’agenzia di viaggi o da un tour operator, dopo avere agito come avete appreso finora, appena rientrate a casa e comunque entro 10 giorni dalla fine delle vacanze dovete inviare all’agenzia di viaggi o al tour operator una lettera di reclamo con raccomandata ar o per posta elettronica certificata, spiegando ciò che è successo ed allegando tutta la documentazione utile (foto, copia della denuncia presentata, fatture e ricevute dell’hotel dove avete pernottato al posto di quello “disastrato”, ecc.). Buone vacanze.

*L.C. Cefalù

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