MARIE GOUZE
( Daniela Crispo)
Forse non sono molti i lettori che conoscono chi sia la donna del ritratto e che relazione possa avere con i fatti d’oggi, in cui le donne siedono in parlamento e sono ben consapevoli dei propri diritti, della loro pari dignità con l’uomo. Marie Gouze con lo pseudonimo di Olympe de Gouges, durante la Rivoluzione Francese ha lottato per la partecipazione della donna alla vita politica . Diceva, infatti, “ se la donna ha il diritto di salire sul patibolo, deve avere ugualmente il diritto di salire sulla Tribuna”. Marie era nata nella regione dei Pirenei a sedici anni sposa per costrizione un ufficiale che presto la lascia vedova. Trasferitasi a Parigi presso una sorella, sotto lo pseudonimo di Olympe de Gouges comincia a comporre romanzi, opere teatrali, libelli ed articoli rivoluzionari. Nel 1791 scrive il testo che oggi la rende famosa ed attuale : “Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina”.
L’opera per quei tempi, sebbene avviati verso la modernità, appariva sconvolgente, perché il termine cittadino era di uso esclusivamente maschile e di diritti delle donne non si parlava e tanto meno si pensava. Olympe si chiede nell’opera quale sia l’origine del potere maschile, se sia stato concesso dalle donne o sia stato conquistato con il loro ingegno o con la loro forza, perché nell’ambito della natura l’uomo non riesce ad affermare un potere così forte. Sconfitta e vilipesa, nel 1793 é condannata alla ghigliottina perché : ” Nata con un’immaginazione esaltata, ha scambiato il suo delirio per un’ispirazione della natura: ha voluto essere un uomo di stato. Ieri la legge ha punito questa cospiratrice per aver dimenticato le virtù che convengono al suo sesso”. E’ naturale che le donne parlamentari recentemente siano insorte alle inopportune e offensive parole di Franco Battiato, allora nel ruolo di assessore della Regione Sicilia, oggi ritornato a quello di artista, che forse meglio gli compete. Non so in verità quante di loro conoscono la storia di Olympe de Gouges, però sono le rappresentanti della strada che in questi due secoli le donne hanno macinato verso quella Tribuna che è costata così cara.