MICKEY MOUSE COMPIE NOVANT’ANNI

(Gabriella Maggio)

Walt Disney nel 1928 realizzò Steambot Willie, un cortometraggio di 6 minuti con protagonista Mickey Mouse.  La trama era piuttosto semplice, consisteva nella capacità del topolino di trarre suoni da qualsiasi oggetto, ma il  successo dell’opera fu assicurato dal sonoro e dalle forme arrotondate del protagonista. Il favore del pubblico da allora non ha più abbandonato  Mickey Mouse nel cinema e nei fumetti tanto da sopravvivere al suo creatore, morto nel ’66. Il segreto è nella versatilità con cui affronta le situazioni, anche le più difficili. Dotato di una buona dose di realismo, non incline alle illusioni, non rinuncia però alla lotta. Non vince sempre, ma sa anche perdere. La sua forza consiste nell’avere chiaro chi l’ avversario: Pietro Gambadilegno e la Banda Bassotti. Alter ego di Walt Disney, Topolino   incarna l’americano medio, pragmatico e costante, che ha fiducia nel futuro, per questo favorisce l’immedesimazione del pubblico. Non soltanto s’impone al grande pubblico, ma anche ad intellettuali del calibro di G. Giorello e W. Benjamin .Nel tempo  Mickey Mouse ha conservato intatta la sua forza culturale perché riesce sempre a risvegliare il senso del gioco che rimane in noi anche se sopito.

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