LA FASCINAZIONE DELLA POESIA
Frammenti di un discorso sulla poesia
Gabriella Maggio
Nessuno saprà mai che cosa è veramente la poesia….soltanto chi la frequenta..potrà assaporarne un principio di senso…La poesia nasce dalla carnalità che diventa spiritualità, dalla spiritualità che rincorre gli aquiloni d’un significato senza fini logici. .. Così scrive Dante Maffia in “Che cos’è la poesia” –Pace edizioni, Collana saggistica. Per questo ho pensato di chiedere che cos’è la poesia a Laura Cesetti,una giovane poetessa di Macerata, che ho conosciuto in occasione del Festival delle visioni organizzato nel Parco dei Monti Sibillini da Marco Onofrio e Maria Rita Pocino . Secondo Laura la poesia è un’esigenza vitale, ciò che mi rende veramente libera e infine l’unione di tutta me stessa alla parte più profonda di me. Inoltre la poesia è una personale cartina di tornasole: misura la mia gioia, le mie inquietudini, i miei desideri, insomma mi fa riflettere su come sto. Inoltre è il modo per sciogliere i nodi della vita, ma anche il mezzo per creare connessioni con l’universo e con ciò che mi circonda. Infine, come racconto nel mio ultima silloge, “A metà strada”, la poesia è una via che mi fa giungere all’incontro tra il qui e l’oltre. Laura Cesetti ha anche proposto un suo testo:
La mia poesia
Sento fremere parole nella testa
le sento scalpitare
sono in tempesta.
Mentre cerco un posto solitario
ascolto il cuore che palpita
la mente che brulica
la mano che cerca il diario.
Non riesco ad arrestare questo impeto
lo devo rendere concreto
creta da spalmare
vetro da fondereM
malta da spalmare,
dei colori delle emozioni
la voglio impressionare.
Un mare in burrasca
Invade le quiete rive
di poco prima,
la risacca
che le accarezzava
ha fatto posto
all’alta marea
dalla scia
di meravigliosi ricordi.
Chi raccoglierà
il giorno dopo la tempesta
quelle preziose conchiglie,
quei vetrini trasparenti e colorati
i rametti bagnati,
la casa della madreperla
la marina stella?
Spero che tu
le conserverai nel cuore
queste semplici parole
senza giudicarle troppo
o pesarle
come un vecchio
col suo fagotto.
E se ti sei emozionato
tanto mi basta
perché il mio verso
in te è risuonato.
11-01-2014 inedito di Laura Cesetti