ARTE E INDUSTRIA
LA PUBBLICITÀ DELLA OLIVETTI
Irina Tuzzolino
Secondo Elio Vittorini la pubblicità della Olivetti era “ non gridata”, alludeva alla complessità dell’azienda e del prodotto rimandando alla complessità del messaggio, non ricorrendo mai alla semplificazione e banalizzazione. I manifesti erano narrazioni, proposte filosofiche come quello di Teodoro Wolf Ferrari, che nel 1911 che chiamava in causa l’autorità di Dante. Rappresentare la modernità non coinvolge soltanto il gusto e l’estetica, ma il linguaggio nel suo complesso, per cui nessun accostamento sembra azzardato.
La presenza dell’uccellino nel manifesto della Lexikon, ideato da Marcello Nizzoli e Giovanni Pintori veicolava un’immagine di grazia e leggerezza. Accanto all’uccellino compaiono le mani, che alludono al pensiero e alla progettazione, ed anche le rose, simbolo di bellezza e rinnovamento nella continuità .
Questi manifesti parlano ancora di bellezza e del piacere della conoscenza. Per questo la Olivetti è stata l’azienda italiana più affascinante del Novecento .