DIVAGAZIONI E ALTRI RICORDI

( Francesco Salmè)

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Congressi distrettuali

Ho partecipato ai congressi distrettuali, quasi sempre, dal 1990 in poi. Non ricordo, naturalmente, tutti gli episodi, le votazioni, i discorsi. Il congresso conclude l’ anno sociale,ed il momento più importante , quello della elezione di colui che è destinato a governare il Distretto, per l’ anno successivo. Partecipano al congresso, e votavano, i delegati dei clubs in regola dei pagamenti: questa è la cosa essenziale, si è in regola se sono state versate le quote sociali, anche se il club è stato per tutto l’anno senza far niente. Spesso sono presenti anche tutti coloro che, delegati o no, hanno cariche distrettuali (speravano nel reincarico), o sono semplici soci ( speravano di ottenere un incarico). Quando si vota, allora il congresso si trasforma. Se il candidato è unico, si respira un’ aria tranquilla, con rapporti idilliaci, gestiti con falsa, ipocrita amicizia:quando i candidati sono due o più, spunta il clima del sospetto, circolano voci inventate, il nervosismo la fa da padrone. Conosciuti i risultati, tutto cambia. Intanto, tutti dicono che hanno votato per il vincitore, salgono sul palco, per l’ abbraccio dovuto;per primi gli avversari più feroci.

 

Categorie di lions

I lions – come i rotariani, i kivaniani e quanti sono iscritti in associazioni simili – si distinguono in due categorie; quelli che credono nel servizio disinteressato, offrono il loro impegno per la società e per la comunità,sono solidali con il prossimo.  Costoro sono convinti assertori del più genuino “we serve”,riconoscono giusta la missione del lionismo, ascoltano convinti il codice dell’ etica e gli scopi, riconoscono quel giuramento prestato al momento della loro ammissione. Infine, accettano gli incarichi che vengono loro assegnati, senza lamentarsi, con spirito di servizio e volontà di servire. Costoro sono i veri lions. Esistono poi, che portano il distintivo per dimostrare il loro stato, per convenienza, perché serve alle carriere. Costoro non sono lions, sono ipocriti ed opportunisti, prevaricano, spesso,quegli altri, li fanno stancare, spesso li costringono, con il loro comportamento, a dimettersi. Portano il distintivo solo quando è utile, lo indossano con ipocrisia. Sono i falsi lions; servono soltanto per pagare le quote societarie, ma sono i primi che, con il loro comportamento, offendono il lionismo.

Gli alberi di Wing-Kun Tam

Wing-Kun Tam, presidente internazionale dei lions per l’ anno 2011-2012,cinese di Hong Kong, chiede ai lions di piantare ( e ne fa tema presidenziale) un milione di alberi, in tutto il mondo. Gli alberi sono il polmone del nostro pianeta, perché assorbono l’ anidride carbonica e rilasciano l’ ossigeno, indispensabile per la vita su questa terra. Ma gli alberi sono ancora indispensabili, perche riducono l’ erosione dei terreni, diventano habitat per alcune specie di animali. Il presidente internazionale chiede di raggiungere questo obiettivo, perché sa che noi possiamo raggiungerlo, soltanto se lo vogliamo.  I lions hanno vinto la battaglia del Sight Fist, salvando centinaia di migliaia di persone dalla cecità da fiume. Stanno per vincere la battaglia per debellare il morbillo. ” Non pensare di poter realizzare qualcosa, ma credeteci”. E’ questo, se non erro, il motto del presidente internazionale. Pare che gli alberi piantati, al termine dell’ anno sociale, sono circa dieci milioni. Wing Kun Tam, primo presidente internazionale cinese, può dirsi soddisfatto del suo anno sociale ,e dei lions di tutto il mondo, che hanno accolto la sfida, superando quel limite posto all’ inizio dell’ anno, che era sembrato non alla portata dei soci.  Mai porre dei limiti all’azione dei lions .

Le belve

Chi cerca , in un qualsiasi vocabolario della lingua italiana, il significato della parola belva, trova anche:uomo capace di atti crudeli, feroci, inumani. Purtroppo, belve ne sono esistite ,vestite anche con giacca e cravatta: sono le belve umane. Belve sono quelli che hanno sciolto nell’ acido, un ragazzo di Palermo. Belve sono quelli che hanno compito le stragi, perché dovevano eliminare i giudici Falcone , Borsellino, e Chinnici. Belve umane,sono quelli che uccidono, e che per uccidere compiono le stragi. Belve sono quelli che compiono atti innominabili sui bambini, e che spesso, per non essere riconosciuti, li eliminano. Sono tante le categorie di belve. In ultimo, una belva ha ucciso, una povera ragazza a Brindisi. Una povera ragazza, colpevole soltanto di essersi trovata , in quell’istante, in quel posto.  Improvvisamente, questa ragazza è diventata nostra figlia. Per lei ci siamo commossi, molti hanno pianto, purtroppo tanti hanno pensato: una simile belva, che compie questo atto feroce, deve continuare a vivere? In un contesto civile, la condanna a morte non può, non deve trovare luogo. Ascoltando questa notizia tragica, si smette di chiedersi se siamo ancora in un contesto civile. Ed allora, si può giustificare anche l’ uccisione della belva.

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