Rosa Maria Ponte racconta

(Gabriella Maggio)

 

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Rosa Maria Ponte ha da poco presentato a Palermo la sua seconda opera narrativa “La collezionista di guanti e altre storie”, già resa nota al pubblico italo-ameicano di New York nella primavera scorsa. Così la scrittrice descrive l’opera ai lettori di Vesprino :

“La collezionista di guanti e altre storie è una raccolta di quattro racconti di cui il primo dà il titolo al volume. In questo racconto la protagonista sperimenta su di sé il dramma della delusione dopo aver vissuto un momento di gioia e di euforica speranza che gli anni non fossero trascorsi e che le promesse di amore potessero rinverdirli. Così rivive le trepidazioni degli incontri, i tremori del primo amore.Altra storia complessa e “diversa” tra un anziano e un giovane maestro di tango è quella che si sviluppa in una trasognata Buenos Aires dove il protagonista incontra una ballerina, personaggio di un libro non stampato, fantasma elargitore di illusioni e via verso un messaggio di speranza che gli apparirà in sogno sotto la forma irreale del famoso ghiacciaio argentino, il Perito Moreno.

 

 

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                                                  Rosa Maria Ponte a New York

Sul dramma della solitudine e dell’abbandono è condotta la storia di Agata, figlia adottiva, che brinda a se stessa ogni vigilia di Capodanno con lo spumante degli sfigati, una bottiglietta monodose di cui i supermercati sono ben forniti. Ma tutto sembra caricarsi di speranza quando, un bel giorno, un chirurgo le dice … e invece, solo allora, la sua angoscia si fa più drammatica e conduce verso un inatteso finale.Nell’ultima storia il surreale, che ha ispirato gli altri racconti, prevale e diventa chiave di lettura di una realtà onirica in cui è difficile tracciare quella linea d’ombra tra realtà e sogno. Il cavallino a dondolo, giocattolo tanto ambito dai bambini del dopoguerra, è davvero quello che sembra o nasconde una qualche magia liberatoria dalla solitudine? Poiché di solitudine ci parlano queste piccole storie di vita ordinaria, consuete vicende che, vissute in segreto,  si sfiorano per poi intrecciarsi in un saldo abbraccio coinvolgendo altrui destini. Perché nessuno vive solo per sé. “

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