INVESTIGARE LA SICILIANITÀ LETTERARIA

Gabriella Maggio

Investigare la sicilianità letteraria  è l’impegno assunto da Lorenzo Spurio  con Il tuffo di Colapesce-Scritti sulla Sicilia, letture, incontri e circostanze, G.C.L. Edizioni. Il volume si fa notare  per la conoscenza  profonda  degli autori siciliani contemporanei  e  per   l’ampiezza  di visione,  testimoniata  dalla  varietà  di approcci :  saggi, prefazioni, recensioni, articoli. Il libro si offre con immediatezza, per la scrittura piana  e piacevole   sia  al lettore curioso che vuole semplicemente  informarsi sia  allo studioso che richiede una solida base d’indagine documentaria. Il titolo ricorda una leggenda  siciliana che ha come protagonista Colapesce,  un abile nuotatore che dopo molte imprese nelle profondità del mare non riemerge più perché rimane a sostenere uno dei tre pilastri su cui poggia la Sicilia, pieno di crepe. Della leggenda che risale al XII sec. circolano diverse varianti. Ma tutte sono accomunate dalla immersione senza ritorno e  dalla generosità del protagonista. Il titolo del libro si addice bene  al ruolo che Lorenzo Spurio ha assunto, quello di indagare in profondità la cultura siciliana contemporanea, di cui è conoscitore ed estimatore, sostenendola e contribuendo  alla sua divulgazione.  Un impegno divulgativo  ancora più apprezzabile per la posizione ex centrum di Lorenzo Spurio , che conferisce allo sguardo un diverso e più equilibrato spessore, che tempera il personale coinvolgimento con gli autori ed i testi ,che lo vedono ora come recensore, ora come prefatore, ora come lettore, orientandolo ad una disamina obiettiva.  L’opera si apre con un ricordo del napoletano  Luigi Settembrini,  autore della  Protesta del Popolo delle due Sicilie, una lucida riflessione   sulla sconfortante  realtà del tempo che fa da preambolo al volume. Quasi a volere sottolineare lo stacco tra innegabili segni di uno sviluppo ancora  oggi  lento ed incerto della Sicilia  e la ricchezza e vitalità  della sua produzione culturale che annovera due storici  Nobel per la Letteratura, Luigi Pirandello e Salvatore Quasimodo, e molti scrittori e poeti contemporanei  che esprimono il loro bisogno di scrivere, come impegno civile e forma di riscatto, non soltanto nella denunzia , ma anche nella descrizione di una realtà che spesso appare “irredimibile” e nel disagio esistenziale che ne consegue. Un invito ed un’esortazione, a volte  impliciti,  percorrono il libro di Lorenzo Spurio, che sembra echeggiare  i versi, molto amati dai Siciliani, della poesia scritta da Giovanni Formisano e musicata da Gaetano Emanuele  Calì: “Lassati stari, nun durmiti chiùi…”. Nell’ampia  produzione letteraria  siciliana  Lorenzo Spurio sente  indispensabile  individuare non proprio  un canone ma degli autori di rifermento : G. Tomasi di Lampedusa, Vitaliano Brancati, Leonardo Sciascia, Danilo Dolci, Lucio Zinna. “ Il tuffo di Colapesce” si pone , per quanto detto,  senza dubbio  tra i libri necessari per conoscere  e comprendere la letteratura siciliana contemporanea.

 

 

 

 

 

 

 

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